lunedì 3 maggio 2010

Odino e Sleipnir in Inghilterra?

Se si passa a nord del villaggio inglese di Shocklach, percorrendo una carreggiata solitaria che porta fino al fiume Dee nella contea del Cheshire, si può visitare la chiesa di St. Edith, antico edificio in stile normanno, la cui costruzione risale attorno al 1150.




[caption id="" align="aligncenter" width="315" caption="Chiesa di St Edith, Shocklach (UK) - Sec. XII (www.shocklach.com)"][/caption]

Sono molti i misteri di ordine storico e culturale che circondano questa chiesa, ma il più intricato è probabilmente un'incisione su un blocco di arenaria che si trova all'interno dell'edificio, scoperta da Dan Robinson, studioso ed Emeritus Keeper of Archaeology al Grosvenor Museum.


La scultura rappresenta un uomo su un cavallo, come si vede qui sotto:




[caption id="" align="aligncenter" width="450" caption="Incisione su arenaria all'interno della chiesa di St Edith (www.nottingham.ac.uk/-sczsteve/)"][/caption]

Il rilievo è molto rovinato, ma non è difficile notare come le zampe del cavallo siano più delle normali quattro.


Questo dettaglio ci può far pensare a Sleipnir, il destriero di Óðinn, che era dotato di otto zampe. Nella figura intagliata a onor del vero si distinguono chiaramente sei zampe, due anteriori e quattro posteriori, ma la rappresentazione è piuttosto consunta, per cui molti dettagli possono essere andati persi. C'è chi inoltre individua a fianco del cavaliere una piccola figura, in alto a destra, che potrebbe rappresentare un corvo, altro indizio che fa propendere per l'ipotesi della rappresentazione di Óðinn.




[caption id="" align="aligncenter" width="328" caption="Rilievo grafico dell'incisione (www.nottingham.ac.uk/-sczsteve/)"][/caption]

Al solito, le deduzioni vanno fatte con estrema cautela, ma è tuttavia vero che l'Inghilterra sia stata più volte visitata dai vichinghi, come testimoniano anche i molti toponimi di origine nordica individuabili nell'isola. Questa regione dell'Inghilterra potrebbe essere stata visitata dai Norvegesi provenienti dall'Irlanda dopo aver abbandonato Dublino, quindi via mare da Ovest, oppure dai Danesi che avanzavano via terra da Est.




[caption id="" align="aligncenter" width="280" caption="Croce medievale all'interno del cortile della chiesa di St Edith - © Mr Michael J Tuck"][/caption]

E voi quante zampe contate?

Se avete qualche osservazione da fare, possiamo raccoglierla e comunicarla a Stephen Harding, il quale si sta occupando di risolvere questo mistero, come comunica sul suo sito. Perciò, fateci sapere la vostra opinione, grazie.


Fonti:

http://www.nottingham.ac.uk/-sczsteve/
http://en.wikipedia.org/wiki/St_Edith's_Church,_Shocklach
http://www.shocklach.com/st_ediths_church.htm
http://www.imagesofengland.org.uk/details/default.aspx?pid=1&id=402964

6 commenti:

  1. La presenza di un'immagine di Odino in Inghilterra è del tutto accettabile (la Croce di Þórvalðr nell'isola di Man e quella di Gosforth in Cumbria sono splendidi esempi di arte vichinga in Gran Bretagna, non esente da temi mitologici). Tuttavia l'identificazione della figura con Odino a cavallo di Sleipnir dipende da un unico dettaglio: le presunte quattro zampe posteriori del cavallo. È certo un po' poco per arrivare a un'ipotesi che accontenti tutti, ma l'idea è certamente intrigante.

    RispondiElimina
  2. Non ci resta che aprire un nuovo filone di ricerca: vestigia vichinghe in territori extra-scandinavi.

    RispondiElimina
  3. Scherzi a parte, in effetti la scultura è davvero troppo poco leggibile per poter essere così sicuri, io stesso sono abbastanza scettico, tuttavia ci sono accademici che suggeriscono l'ipotesi di Odino. Diciamo che è più che altro il luogo, ovvero la chiesa di St Edith e le vicine regioni dello Wirral e del West Lancashire, a suggerire una possibile contaminazione scandinava. Questi territori sono particolarmente ricchi di archeologia e di vestigia vichinghe.

    RispondiElimina
  4. Fermarsi alla mera lettura iconografica è inutile se non a titolo di curiosità erudita. Il rilievo deve essere contestualizzato prima di tutto all'interno della pietra, poi della chiesa, poi dei dintorni e così via. Di che tipo di pietra si tratta? Si può capire a cosa serviva e da dove proviene? Perchè è finità lì? In che rapporto sta con la struttura della chiesa? Il rilievo è stato fatto dopo la messa in posa della pietra o prima? Sono domande preliminari come queste che fanno la differenza, e vabbhè Harding essendo archeologo non sarà stato a guardare :)

    RispondiElimina
  5. Silvanus: temo tu abbia ragione, la presentazione del problema è certamente lacunosa.
    La pietra è arenaria e a quanto capisco è parte del muro.
    La scoperta del rilievo è abbastanza recente e per ora nessuna di queste informazioni è stata chiarita: assurdamente, nemmeno la presunta epoca dell'incisione è stata azzardata.
    Come già riportato, la chiesa si trova in un territorio di forte presenza scandinava, specialmente a seguito della cacciata dei Norvegesi dall'Irlanda nel 902.

    Nemmeno io ci vedo bene uno Sleipnir, dato che per me le zampe sono a malapena 5. Il corvo, poi, non capisco da dove l'abbiano preso fuori.
    Certo è che questa figura è strana davvero e mi chiedo: ma quel cavaliere cosa sta facendo? Magari trainava un carro? E quel cavaliere cos'ha in mano? Le presunte zampe in più, non sono magari segni di un altro disegno? Speriamo di avere notizie più approfondite in futuro

    RispondiElimina
  6. Silvanus ha ragione su tutta la linea.
    Comunque, secondo me, di sicuro staranno studiando l'argomento a fondo e tra qualche tempo ci sarà una pubblicazione che, speriamo, risponderà ai nostri quesiti!

    RispondiElimina