martedì 30 dicembre 2008

Una strofa di Einarr skálaglamm

Il decimo capitolo dello Skáldskaparmál,  secondo libro dell'Edda di Snorri, rientra decisamente nelle pagine più tecniche dell'intera opera. Snorri vi passa in rassegna alcuni esempi pratici di kenningar, concentrandosi in questo caso su quelle che indicano la poesia, di cui ha presentato le motivazioni mitologiche e leggendarie nei capitoli iniziali del libro.


Queste parti del trattato si rivelano di particolare difficoltà in quanto prendono in esame composizioni poetiche reali, nelle quali capita spesso di trovare kenningar non identificate e non spiegate dall'autore.


Vediamo ad esempio una traduzione della strofa {28} dello Skáldskaparmál, tratta dal Vellekla («Penuria d'oro»), poema composto dallo scaldo islandese Einarr Helgason skálaglamm «suonascaglie», in onore dello jarl Hákon Sigurðarson, attorno all'anno 986.


Ullar gengr of alla
asksögn þess er hvöt magnar
byrgis böðvar sorgar
bergs geymilá dverga.


Sulla “turba dei legni di Ullr”
di colui che la brama alimenta
di “dolor del riparo in battaglia”
“acqua” scorre “dai monti dei nani”.


Sono riconoscibili almeno tre kenningar: “turba dei legni di Ullr”, “dolor del riparo in battaglia” e “acqua dai monti dei nani”.

“Turba dei legni di Ullr” può essere sciolto considerando che Ullr è l'áss degli scudi (come specificato in Skáldskaparmál [21]). I “legni di Ullr” sono gli scudi e “turba degli scudi” è dunque una kenning per “guerrieri”. L'espressione fornisce un ulteriore indizio a favore di “guerrieri”, perché spesso i “legni”, in un contesto guerresco, indicano gli uomini, intesi come guerrieri o vichinghi.

“Dolor del riparo in battaglia” è una kenning composita per “spada”. Il secondo termine della kenning, “riparo in battaglia”, è a sua volta un'altra kenning per «scudo», il quale subisce «dolore» quando viene percosso dall'arma per eccellenza, ovvero la spada.

Acqua dai monti dei nani” è infine l'unica kenning della strofa che indica l’idromele della poesia, liquido tenuto celato dai nani all’interno dei monti.

C'è un'ultima espressione composita che necessita di essere interpretata: «colui che la brama alimenta | di “dolor del riparo in battaglia”». Si può leggere: «colui che alimenta il desiderio di spada» e si riferisce al condottiero, colui che comanda e guida la “turba di guerrieri”.


Una volta sciolte tutte le kenningar, l'intera strofa può essere parafrasata con una frase molto sintetica: «sui guerrieri del condottiero scorre l'idromele della poesia», che è una classica dichiarazione di intenti da parte dello scaldo che inizia a declamare un poema.