tag:blogger.com,1999:blog-3003405096931750789.post5573186046908975298..comments2024-03-07T22:12:04.726-08:00Comments on Gangleri - Il blog del Progetto Bifröst: Una questione di metodoAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/01313718382961043927noreply@blogger.comBlogger41125tag:blogger.com,1999:blog-3003405096931750789.post-31249948939307871512023-06-13T13:58:39.642-07:002023-06-13T13:58:39.642-07:00Le montagne della danimarca? Le montagne della danimarca? Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3003405096931750789.post-33592660118705970012018-06-24T17:57:04.278-07:002018-06-24T17:57:04.278-07:00D'accordo con Felice Vinci e Marajani... più s...D'accordo con Felice Vinci e Marajani... più scienziati di tanti professoroni che rispondono. Forse gli brucia di non averci pensato prima. Sembrano più scuse che argomentazioni.Ilic Sorrentinohttps://www.blogger.com/profile/14274331779915215141noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3003405096931750789.post-26773112745127256642011-02-11T02:38:36.000-08:002011-02-11T02:38:36.000-08:00Non dimentichiamo le relazioni tra Odisseo e Ull, ...Non dimentichiamo le relazioni tra Odisseo e Ull, che Vinci esamina una a una. Quando ho letto quella parte di Omero nel Baltico mi sono illuminata! Poi rileggendolo ho un pò preso le distanze... Alcune similitudini le trovo piuttosto interessanti, altre non riesco a valutarle..... Non sarebbe mai leggere un piccolo post al riguardo.....Lilitnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3003405096931750789.post-57627196982094228102011-01-31T16:48:38.000-08:002011-01-31T16:48:38.000-08:00Non posso che concordare nelle linee generali. Il ...Non posso che concordare nelle linee generali. Il tuo discorso non vale solo per Vinci ma per molti altri libri che ingombrano gli scaffali delle librerie, in cui si cerca di dimostrare ipotesi incredibili senza possedere alcuna seria metodologia di ricerca. Vinci, in fondo, è meno peggio di tanti altri, e la sua ipotesi è addirittura intrigante. È un peccato non poterla prendere in considerazione...Tarvos Trigaranosnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3003405096931750789.post-33723337300609444222011-01-31T17:15:46.000-08:002011-01-31T17:15:46.000-08:00Sono Alberto Majrani, il giornalista scientifico c...Sono Alberto Majrani, il giornalista scientifico che ha scritto il saggio “Ulisse, Nessuno, Filottete”, che si basa proprio sull’ampliamento, la rielaborazione e la correzione delle teorie espresse da Felice Vinci . Questo articolo sembra scritto da uno che non ha neanche letto ciò di cui parla. E' vero tutto il contrario. Basterebbe scorrere la prima pagina del libro, con la presentazione di Rosa Calzecchi Onesti, per trovare questa frase "che si tratti di ipotesi,per quanto ben fondate, Vinci non lo nasconde". Non mi dilungo oltre; trovate già un'ampia discussione su <a href="http://guide.supereva.it/greco/interventi/2008/11/omero-nel-baltico" rel="nofollow">http://guide.supereva.it/greco/interventi/2008/11...</a> . Buona letturaAlberto Majranihttp://www.filottete.itnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3003405096931750789.post-45444167868870316732011-02-01T00:52:05.000-08:002011-02-01T00:52:05.000-08:00Di Vinci a me è piaciuto molto che alla chiusura d...Di Vinci a me è piaciuto molto che alla chiusura del libro dica che (cito a memoria) dopo che un dilettante come lui ha racolto centinaia di indizi a favore della sua teoria, sarebbe desiderabile che gli archeologi faccessero delle ricerche nei luoghi da lui segnalati per confermare o confutare la sua teoria.Norberthttp://www.mandos.itnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3003405096931750789.post-37723062689176979702011-02-01T00:55:01.000-08:002011-02-01T00:55:01.000-08:00In linea generale posso concordare e un po' mi...In linea generale posso concordare e un po' mi dispiace perché ho sempre trovato la tesi di Vinci molto affascinante, ma su un punto vorrei dissentire: <br> <br>"Il problema è che molti autori partono con una tesi precostruita e poi cercano di dimostrarla in tutti i modi. Allo scopo, portano un gran numero di «prove» a favore, e vi costruiscono sopra un impianto assertivo, spesso addirittura imponente, nel tentativo di puntellare la loro ipotesi." <br> <br>Questo si chiama metodo deduttivo. Ed è comunemente adottato da scienziati ed epistemologi come procedimento scientifico funzionante. Venendo meno al principio deduttivo si cade nelle trappole dell'induttivismo, ben esemplificato dalla metafora del tacchino di Bertrand Russell. <br>Certamente nella costruzione di un modello si selezionano quegli elementi a favore della conferma della teoria. <br>Semmai quello che si potrebbe obiettare nell'ipotesi di Vinci è la mancanza di falsificazione (cfr. Karl Popper). In questi termini quindi potrei concordare con il senso di questo breve articolo.Zeruhurnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3003405096931750789.post-40988442960867223032011-02-01T03:45:51.000-08:002011-02-01T03:45:51.000-08:00Grazie per la vostra attenzione e le vostre rispos...Grazie per la vostra attenzione e le vostre risposte, e grazie a Majrani per aver segnalato l'interessante discussione sul blog di Colella. Premetto che a suo tempo ho letto il libro di Vinci con curiosità, anche se in una delle prime edizioni, e l'ho trovato ingegnoso ma del tutto infondato. Ci sono saggi del quale non sottoscriverei una riga ma che apprezzo per la loro fantasia e "Omero nel Baltico" è uno di essi. <br>Purtroppo, trattando di miti e letteratura, si lavora solo nel campo delle interpretazioni ed è impossibile essere falsicabili in senso popperiano. Si può solo cercare di essere convincenti.<br>Devo ammettere che il buon Vinci rema controcorrente, in quanto la sua ipotesi parte già falsificata in partenza dai dati della linguistica e dell'archeologia. Già per il coraggio, tanto di cappello. Ma proprio per questo dovrebbe portare delle argomentazioni solide. <br>Ora, il metodo deduttivo manipola le affermazioni false allo stesso modo di quelle vere. Mille prove, portate a favore, non rendono più solida una teoria, se non sono solide neppure esse. In altre parole, non bastano fiumi e montagne a correlare l'equazione Troia = Toija, se questa non è sorretta dalle più elementari regole della linguistica e della filologia.Holger Danskenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3003405096931750789.post-80967091253525950312011-02-01T13:26:18.000-08:002011-02-01T13:26:18.000-08:00Gentile Majrani, questo post non era polemico nei ...Gentile Majrani, questo post non era polemico nei confronti dell'ipotesi di Vinci, ma nei confronti di una diffusa mancanza di rigore negli studi filologici, specie se condotti da entusiasti appassionati, come lo stesso Vinci. Al contrario di quanto dici, c'è ottimo accordo tra i linguisti sulle regole delle trasformazioni fonologiche, che nel passaggio da una lingua a un'altra tendono ad essere regolarissime. Dici: "La caduta della erre come in <strong>troia</strong> > <strong>toija </strong>è una cosa nota in quelle lingue". Invece è esattamente il contrario. Una parola come "Troia", passando in finlandese, avrebbe dato <strong>*Roija</strong>, e non <strong>Toija</strong>, conservando la liquida e non l'occlusiva. Ed è un fenomeno ben conosciuto (vedi <em>strand </em>> <em>ranta </em>"spiaggia"; o <em>kristi </em>> <em>risti</em> "croce"). Se Vinci pretende che la cittadina finnica di <em>Toija</em> derivi il nome dalla Troia omerica, dovrebbe rilevare l'esistenza del problema fonologico e tenerne conto ai fini della validità della sua ipotesi. Ma non lo fa mai. Tutte le centinaia di "prove" che riempiono i suoi libri sono presentate senza alcuna analisi critica sul loro grado di attendibilità. In questo modo egli mette in piedi un castello imponente, ma senza le minime basi.Holger Danskenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3003405096931750789.post-90663494109747360582011-02-01T15:32:53.000-08:002011-02-01T15:32:53.000-08:00Come ho già scritto nel sito di Benedetta Colella ...Come ho già scritto nel sito di Benedetta Colella (che tra l'altro è grecista e filologa specializzata in paleografia greca), le obiezioni non mettono in crisi la parte fondamentale della teoria, che cioè i poemi omerici siano delle saghe nordiche giunte in Grecia lungo la via dell’ambra. Lo stesso Vinci afferma più volte che le coincidenze dei nomi, che sono tantissime, vanno considerate con molta cautela. Inoltre le regole filologiche mi sembrano una cosa molto poco concreta, create a posteriori in base a varie elucubrazioni. Chi può dire che lingua si parlasse nel Baltico 3000 anni fa, visto che per mille e più anni non si è scritto niente? E poi le regole non hanno ogni tanto delle eccezioni? Specialmente delle parole, che vengono continuamente storpiate in mille modi da migliaia di persone diverse?Alberto Majranihttp://www.filottete.itnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3003405096931750789.post-2325189494781851032011-02-01T15:51:22.000-08:002011-02-01T15:51:22.000-08:00Il problema delle origini dell'epica greca mi ...Il problema delle origini dell'epica greca mi affascina da sempre e sono conscio delle molte similitudini tra miti greci, germanici, celtici e indoiranici. È un campo di studi che risale alle origini stesse dell'indoeuropeistica come scienza e ha ormai raggiunto una certa raffinatezza. Nessuno nega che non vi siano stati rapporti lungo la via dell'ambra, o che Hermes e Odino siano in pratica lo stesso personaggio con vesti appena diverse. Non ho nessun preconcetto "classicofilo", credimi, e sono perfettamente convinto che tali similitudini si spieghino tramite diffusione e migrazioni. In questo, i dati dei genetisti collimano assai bene con quello dei linguisti (dà un'occhiata a "Storia e geografia dei geni umani" di L.L. Cavalli-Sforza). <br>Vedi, le eccezioni, in linguistica, esistono, certamente, e i filologi si sforzano di spiegarle una ad una. Potrei farti degli esempi, ma non voglio essere troppo didascalico. Ti assicuro che è un campo di studi assai più rigoroso e preciso di quanto non sembri ai profani, e che fa sovente uso di strumenti matematici.<br>Ma un lavoro come quello di Vinci, almeno dal punto di vista etimologico, si basa quasi unicamente sulle eccezioni. La mia polemica, più che sull'idea in sé, è sul metodo utilizzato. <br>Diffido di quegli studiosi che non mettono alla prova le loro ipotesi, non le criticano e non cercano spiegazioni alternative. Bisogna convincere sé stessi prima degli altri. Non c'è niente di più deludente che lasciarsi affascinare da una bella idea e scoprire, poi, di non poterle dare credito.Holger Danskehttp://www.bifrost.itnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3003405096931750789.post-66568280599135176222011-02-01T17:29:02.000-08:002011-02-01T17:29:02.000-08:00le spiegazioni alternative esistono da 3000 anni, ...le spiegazioni alternative esistono da 3000 anni, e non è che funzionino molto bene! Non so quale edizione tu abbia letto, ma Felice mette continuamente a confronto la spiegazione "classica" con quella alternativa. E sono anni che chiede di potersi confrontare con i suoi detrattori. Ben poche volte questi sapientoni hanno accettato il confronto. E però continuano solo a dire che la questione omerica è irrisolvibile! (PS conosco bene i libri di Cavalli Sforza, avendoli citati nel mio libro)Alberto Majranihttp://www.filottete.itnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3003405096931750789.post-92090993353718185332011-02-02T03:46:05.000-08:002011-02-02T03:46:05.000-08:00Possiedo la seconda ristampa, del 2000, che già so...Possiedo la seconda ristampa, del 2000, che già soprattutto nella parte finale è un minestrone di libere associazioni dove tutto viene messo in correlazione con tutto. Mi auguro che nelle edizioni successive Vinci abbia curato un po' di più il suo impianto assertivo. <br>La mia impressione è che Vinci abbia voluto scrivere una sua personale versione del <em>Mulino di Amleto</em>, libro che cita a ogni pié sospinto. D'accordo, il <em>Mulino </em>è un libro bellissimo, che personalmente adoro, ma è anch'esso da prendere con le molle. In verità mi faccio un serio esame di coscienza prima di prendere per buona una sola delle affermazioni in esso contenute. <br>Sono ipercritico? Sì.<br>E in ogni caso, De Santillana e la Von Dechend non pretendono mai di convincere il lettore, anzi, lo stimolano a portare avanti una seria analisi critica. Non si incaponiscono di dimostrare ciò che, per sua natura, non può essere dimostrato. <br>Se la questione omerica è, com'è di fatto, irrisolvibile, non mi sembra che Vinci migliori molto le cose rispolverando la vecchia ipotesi pseudo-esoterica di Tilak. Una cura peggiore del male. <br>Temo che Vinci dovrà aspettare per ottenere un confronto serio con i suoi detrattori, e non perché la sua teoria non sia degna di interesse, ma perché è presentata come fosse un libro di Sitchin o di Hancock.Holger Danskehttp://www.bifrost.itnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3003405096931750789.post-2838974408545273112011-02-02T10:29:16.000-08:002011-02-02T10:29:16.000-08:00Che bello! Mi piacciono queste discussioni colte, ...Che bello! Mi piacciono queste discussioni colte, appassionate, ma in fondo rispettose, che non scadono mai nella polemica fine a sé stessa! <br>Il piacere di frequentare il blog di Bifröst...Morgaine le Faynoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3003405096931750789.post-54034790887773195702011-02-03T02:47:12.000-08:002011-02-03T02:47:12.000-08:00Non so se c'entra... Sono andato a guardare la...Non so se c'entra... Sono andato a guardare la scheda su Felice Vinci nella Wiki finlandese. E' molto breve e si conclude con questa nota: <br> <br><em>"Vincin teoria ei ole saanut lainkaan kannatusta suomalaisten tutkijoiden keskuudessa. Helsingin yliopiston Suomalais-ugrilaisen laitoksen tutkija Santeri Junttila on maininnut Vincin nimistötutkimukset esimerkkinä näennäistieteestä. Erkki Urpilaisen mukaan Vincin teoria perustuu Homeroksen runoissa mainittujen ja Suomen alueella esiintyvien paikannimien satunnaiseen samankaltaisuuteen." </em><br> <br>"La teoria di Vinci non ha ricevuto alcun credito da parte degli studiosi finlandesi. Il prof. Santeri Junttila, facoltà di Ugrofinnistica dell'Università di Helsinki, ha dichiarato la teoria di Vinci un esempio di pseudoscienza. Secondo Erkki Urpilaisen, Vinci si è basato su una somiglianza assolutamente casuale tra i toponimi presenti nei poemi di Omero e quelli rilevati sul territorio finlandese."<br><br><a href="http://(http://fi.wikipedia.org/wiki/Felice_Vinci)" rel="nofollow">(http://fi.wikipedia.org/wiki/Felice_Vinci)</a>.Sandro Markulanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3003405096931750789.post-25125924482003462062011-02-03T09:21:59.000-08:002011-02-03T09:21:59.000-08:00a volte mi chiedo se i critici di Vinci abbiano ma...a volte mi chiedo se i critici di Vinci abbiano mai letto il suo libro. Avendo incontrato certi sapientoni nostrani mi convinco sempre di più che la risposta sia no. E se l'hanno letto, non l'hanno capito, visto che parlano solo dei toponimi e non di tutto il resto. E per quello che ne so, il libro non è ancora uscito in edizione finlandese. Spesso mi trovo a dover pensare che l'unico che è riuscito a farne una critica seria sia io (io che, peraltro, sono in gran parte favorevole alle sue idee) Per gli interessati, le discussioni continuano nei siti citati più sopraAlberto Majranihttp://www.filottete.itnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3003405096931750789.post-6020754178311580392011-02-04T04:40:59.000-08:002011-02-04T04:40:59.000-08:00Immagino che la faccenda dei toponimi sia la più v...Immagino che la faccenda dei toponimi sia la più vistosa, anche se è una spia allarmante della mancanza di metodo. In ogni caso, fossi in Vinci, partirei dal presupposto che i suoi critici sappiano di cosa stanno parlando. Il problema è esposto con rassegnata simpatia in questa breve e onesta recensione nel blog di L'Emmerdeur. <a href="http://leemmerdeur.blogspot.com/2010/02/considerazioni-sul-saggio-di-felice.html" rel="nofollow">http://leemmerdeur.blogspot.com/2010/02/considera...</a>Sandro Markulanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3003405096931750789.post-27439278612450508462011-02-04T18:17:14.000-08:002011-02-04T18:17:14.000-08:00avevo già visto il testo di emmerdeur (bel nome!) ...avevo già visto il testo di emmerdeur (bel nome!) anche perché cita pure il mio libro. Ho dato una risposta ...pepata, chissà se la pubblicheranno...Alberto Majranihttp://www.filottete.itnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3003405096931750789.post-64833797749776810942011-02-05T03:26:47.000-08:002011-02-05T03:26:47.000-08:00Anche a me non sembra che Emmerdeur abbia parlato ...Anche a me non sembra che Emmerdeur abbia parlato male dell'ipotesi di Vinci, ma sia rimasto perplesso (come me del resto) per il modo spesso facilone com'è presentata. Guarda, in <em>Omero nel Baltico </em>ci sono idee assolutamente deliziose. Il lavoro di comparazione tra Ullr e Odisseo, ad esempio, contiene delle splendide intuizioni. Solo che Vinci stenta a mantenere il filo: sbanda in continuazione a destra e a manca, senza il minimo rigore espositivo. Dò ragione anch'io all'Emmerdeur, quando scrive: "Davvero è triste leggere le tante cose buone sparse in questo ponderoso libro e, nel frattempo, ogni poche pagine voltate, incorrere in vistose incongruenze, inette parentesi, esagerate, intricate ed aeree congetture".<br> <br>PS. <em>L'Emmerdeur </em>è il titolo di un film francese di Édouard Molinaro, tradotto in italiano con <em>Il rompiballe</em>. Billy Wilder ne ha fatto un deliziosissimo remake con Walter Matthau e Jack Lemmon, <em>Buddy Buddy</em>...Holger Danskehttp://www.bifrost.itnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3003405096931750789.post-1840550838842605102011-02-06T04:51:55.000-08:002011-02-06T04:51:55.000-08:00Il libro di Vinci è un lavoro talmente complesso e...Il libro di Vinci è un lavoro talmente complesso e articolato che non si può pensare di giudicarlo dopo averlo "letto". Bisogna rileggerlo più volte, andando a esaminare le varie affermazioni con pazienza. Avendolo fatto in questi dieci anni posso dire che gran parte delle affermazioni in esso contenute sono ben motivate. Certo, in alcuni casi ci sono degli errori e delle interpretazioni alternative più convincenti, cosa che ho provveduto a elencare nel mio libro. Del resto lui è disponibilissimo a discutere con tutti, non chiede di meglio, basta contattarloAlberto Majranihttp://www.filottete.itnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3003405096931750789.post-84359064734261216842011-02-07T11:40:44.000-08:002011-02-07T11:40:44.000-08:00l'isola di Lyo non è sicuramente Itaca, basta ...l'isola di Lyo non è sicuramente Itaca, basta guardarla è palese. Nessuna tempesta riscirebbe mai a spingere una "nave achea" fuori dal Mar Baltico attraverso i bassifoni e gli stretti canali delle isole danesi. Invito il dott. Vinci a percorrere in barca il tragitto dalla Finlandia al mare del nord. Dovrà riscrivere quasi tutta l'impostazione "geografica" dei percorsi di Ulisse. <br>Senza riscontri archeologici è da ritrattare l'80% della tesi. <br>Questo non toglie nulla alla tesi che gli achei del baltico siano trasmigrati attraverso le vie dell'ambra nel mediterraneo portando con sè saghe,miti,nomi di dei,di siti o di citta. <br>Paolo ContePaolo Contenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3003405096931750789.post-75477291438415813512011-02-08T04:01:40.000-08:002011-02-08T04:01:40.000-08:00Con Vinci ho avuto, in passato, una breve ma inter...Con Vinci ho avuto, in passato, una breve ma interessante corrispondenza epistolare. Ho mancato di conoscerlo personalmente perché non sono potuto andare alla conferenza organizzata dalla rivista Hera, nonostante i ripetuti inviti. Vinci è effettivamente persona molto cortese, e il suo libro è una miniera di spunti... anche se trovo il suo metodo piuttosto inaffidabile. <br>Questo purtroppo spinge molti critici a buttare il bambino insieme all'acqua calda, ed è un peccato.Holger Danskehttp://bifrost.itnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3003405096931750789.post-20419096029727790372011-02-08T17:17:13.000-08:002011-02-08T17:17:13.000-08:00acqua sporca...non calda...! Comunque è chiaro (lo...acqua sporca...non calda...! Comunque è chiaro (lo dice anche Vinci) che la parte centrale dell'Odissea, con il fantasioso viaggio di Ulisse, è un espediente narrativo per giustificare la lunga assenza del Re di Itaca. Leggetevi il riassunto del mio libro su <a href="http://www.filottete.it" rel="nofollow">www.filottete.it</a> e capirete il perchéAlberto Majranihttp://www.filottete.itnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3003405096931750789.post-45302419750391691352011-02-09T03:11:46.000-08:002011-02-09T03:11:46.000-08:00Per Majrani: Hai ragione, acqua sporca, anche se a...Per Majrani: Hai ragione, acqua sporca, anche se ancora bollente, eheheh... La cosa curiosa è che il tuo lavoro si basi dal presupposto che Odisseo sia effettivamente esistito, anche se si tratta di un tale che con il protagonista dell'Odissea non ha proprio nulla a che vedere... Ma prima di esprimere un'opinione aspetto di leggere il tuo libro. <br>Per Conte: Non so dirti nulla riguardo l'isola di Lyo. Se vuoi entrare in dettagli...Holger Danskehttp://bifrost.itnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3003405096931750789.post-3590609265397061032011-02-09T08:23:48.000-08:002011-02-09T08:23:48.000-08:00I miti non nascono dal nulla, ma da avvenimenti re...I miti non nascono dal nulla, ma da avvenimenti reali poi trasfigurati dalle interpretazioni e dai continui passaparola successivi: il difficile è riuscire a risalire alle vicende e alle collocazioni originarie. Come ho già scritto in altri siti, il bello del mio libro (e in parte di quello di Vinci) è che finalmente si riesce a far concordare tutti gli indizi di tipo archeologico, climatico, antropologico, linguistico, topografico, mitologico, astronomico e… gastronomico!Alberto Majranihttp://www.filottete.itnoreply@blogger.com